Psicoterapia della Gestalt
La Psicoterapia della Gestalt è un orientamento teorico di derivazione psicoanalitica che fa parte del filone della psicologia Umanistica. Viene fondata da Perls, Hefferline e Goodman che sostituiscono il modello epistemologico fisicalista di causa–effetto con quello della Psicologia della Gestalt, l’Esistenzialismo, la Fenomenologia e l’Olismo.
Gli studi di Perls hanno preso l’avvio da alcuni dei principi fondamentali della Psicologia della Gestalt, che sottolineano come i dati percettivi sensoriali vengano assunti dall’organismo in maniera differenziata. La percezione risulta intenzionalmente organizzata e i dati preferenzialmente assumibili sono quelli richiesti per il completamento di una Gestalt, ossia di un insieme che ha un determinato senso per l’organismo, il quale è caratterizzato appunto da intenzionalità. Una modalità organizzativa che oltre una tendenza è anche un bisogno dell’organismo. Nell’Esistenzialismo il fuoco si sposta dall’oggetto osservato all’attenzione del soggetto osservante e il fenomeno non è più un semplice oggetto che deve essere conosciuto.
L’apparire, il manifestarsi, l’essere fenomeno è il massimo che si può chiedere all’ente (persona o oggetto che sia) ed è degno in sé del massimo rispetto. Questo comporta che il fenomeno non deve essere riportato a un piano di realtà di maggior valore come si fa quando si interpreta concettualmente. Il fenomeno è in sé un avvenimento attivo, creativo, che ‘fa’ il mondo, che in sé contiene significato esistenziale, cioè senso e motivazione per l’esistenza. Esprimersi è anche funzionale, ma è soprattutto vita.
Un mistero, quello della vita, che non richiede di essere risolto, ma contemplato e vissuto come direbbe Kierkegaard.
Come si lavora da un punto di vista clinico
La Psicoterapia della Gestalt ad orientamento fenomenologico – esistenziale è una terapia che non interpreta ed è incentrata sul contatto e l’espressione di sensazioni, emozioni e pensieri.
Lo scopo è quello di consentire alla persona il raggiungimento di una maggiore consapevolezza di sé e un’assunzione di responsabilità rispetto a chi è ed a ciò che desidera nella vita.
Nel momento in cui si manifesta un disturbo o un malessere psicologico, l’individuo perde la naturale capacità di aprirsi e chiudersi in modo armonico ed equilibrato verso l’esterno e verso l’altro. Ne consegue uno squilibrio di valutazione, una perdita di consapevolezza e di autostima.
Nella Psicoterapia della Gestalt la cura risiede nel recupero della relazione con sé e con l’esterno attraverso un’interazione persona-terapeuta basata non soltanto sulla comprensione emotiva o sul controllo del disagio, ma soprattutto attraverso una pratica che consenta autonomamente al paziente di ritornare ad un’equilibrata relazione verso l’ambiente che gli ha creato il disagio e di recuperare la sua autoregolazione organismica.
Il processo terapeutico attraversa delle fasi che si possono sintetizzare in un circolo ermeneutico di progressivo contatto, con sè stessi e con l’altro, dove la persona è pazientemente accompagnata a scoprire cosa vuole, a percepire e riconoscere le emozioni, a cogliere i pensieri ad esse correlati e a decidere cosa vuole farne per realizzare azioni concrete di cambiamento.
Con la Psicoterapia della Gestalt l’essere umano viene considerato nella sua interezza, cioè olisticamente. Tale visione comporta un’attenzione specifica al corpo, oltre che alla mente. Lo psicoterapeuta accompagna la persona ad entrare in contatto con ricordi anche molto remoti, non recuperabili partendo soltanto da un piano cognitivo, per i quali necessita un’attenzione anche all’aspetto corporeo per favorire l’integrazione di esperienze, ricordi ed emozioni.